Monte Macina

Difficoltà: EE - Dislivello: 1440 - Tempo di percorrenza: Ore 9
Il nostro itinerario inizia da Renara, seguendo le indicazioni per Resceto e quindi svoltando a destra all’altezza dell’abitato di Gronda, imbocchiamo sulla destra il sentiero CAI 162 che nel primo tratto percorre il fondovalle.. Tralasciamo sulla sinistra la deviazione per il Canale di Pianel Soprano e la lizza della monorotaia e continuiamo sul fondo del canale.
Dopo un paio di risvolte, arriviamo a Casa Bonotti proseguiamo la salita, superiamo il fondo di una canale e dopo aver superato un rudere e attraversato un breve tratto attrezzato che supera una placca marmorea giungiamo al Passo del Vestito (m.1096).
Giunti al Passo proseguiamo in leggerissima discesa su comoda mulattiera sino a che dopo pochi minuti giungiamo in prossimità della strada marmifera proveniente da “Le Gobbie”. Qui svoltiamo decisamente a sinistra dove ha inizio il sentiero CAI 150 che imbocchiamo.
Il sentiero dapprima corre in leggera salita, poi guadagna lo spartiacque, proseguiamo lungo il sentiero che ora ci conduce più decisamente verso la Cresta del Vestito: è questo il punto più ripido. Attraversiamo in decisa salita una faggeta e finalmente sbuchiamo sulla cresta del Vestito.
Proseguiamo in falsopiano lungo la cresta che si alza in maniera quasi verticale, e per superare l’ostacolo del Macina il sentiero – dopo esser passato vicino a un piccolo traliccio ENEL - vira decisamente a destra, tagliando il versante sud-orientale della montagna.
Proseguiamo in salita, doppiamo la cresta est, quindi un’altra dorsale proveniente dal Macina. Il sentiero CAI ora risale e costeggia un canalino ed arriva ad una specie di spigolo. Qui dobbiamo abbandonare il sentiero CAI 150 e svoltare decisamente a sinistra, iniziando la salita del Macina per il versante est.
Il cammino si svolge senza preciso itinerario, conviene comunque per il primo tratto seguire un’ampia dorsale erbosa, poi dopo circa 80 metri iniziare ad obliquare verso destra per giungere alla base di un canalino .
Proseguiamo senza traccia precisa fino a raggiungere la cresta del Macina e quindi, dopo pochissimi metri, la vetta (m.1560).
Il ritorno è dalla traccia percorsa all’andata.. Raggiungiamo nuovamente sul sentiero CAI 150 e lo percorriamo in direzione Passo Sella .
Aarriviamo sulla via marmifera proveniente da Arni che corre pochi metri sotto lo spartiacque. Il sentiero CAI 150 termina proprio sulla via di cava, qui svoltiamo a sinistra e in leggera salita raggiungiamo una galleria che passa proprio sotto la cresta del Macina e sbuca altissima sul versante massese.
Quando la Cava di Piastreta è inattiva la galleria è chiusa da un cancello di ferro, ma si passa senza problemi tra le sbarre di quest’ultimo. Proseguiamo lungo la marmifera sino a raggiungere in pochi minuti la Cava di Piastreta.
Superata l’enorme gru gialla, entriamo nella cava e saliamo su una scala gialla di ferro che ci permette di guadagnare il piano superiore della cava, proseguiamo a destra dentro la montagna sino a giungere dopo un minuto ad una grande finestra chiusa da una porta di ferro.
Apriamo la porta e vediamo che sulla destra ha inizio un camminamento che in pochi minuti conduce alla Cava Bagnoli .
Giungiamo quindi alla Focola dove è presente una vecchia torretta ENEL. Continuiamo a scendere per alcuni metri seguendo il sentiero CAI 160 che poi dobbiamo abbandonare. Noi svoltiamo a sinistra puntando il fondo del canale, seguendo di tanto in tanto quello che rimane della vecchia via di lizza dei Bagnoli. Non c’è una traccia precisa, ma è sufficiente puntare il fondo del canale, raggiungiamo la lizza della monorotaia, proveniente dalle Cave di Piastreta da cui scende percorrendo il Fosso della Piastrella .
Pochi metri a valle inizia la discesa nel Fosso del Chiasso, che la lizza segue sul versante orografico sinistro .
Raggiungiamo la fine del Fosso del Chiasso che si immette nel Canale della Buchetta da cui arriva la via di lizza proveniente dalle cave omonime.
Svoltiamo quindi a destra e percorriamo il fondo del dirupato Canale di Pianel Soprano che ci conduce a Renara.
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