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Un sentiero sulla Luna

 

Località di partenza: Regione Trentino-Alto Adige, Provincia di Bolzano, Selva Di Val Gardena
Località di arrivo: Regione Trentino-Alto Adige, Provincia Bolzano, Comune Selva Di Val Gardena
   
Località toccate: Selva di Val Gardena
Autore: Paolo Piatti/Paolo Pitti
Tipologia itinerario: itinerari dei lettori
Difficoltà a piedi:

Escursionisti Esperti
Dislivello in salita (m): 700
Dislivello in discesa (m): 1200
Quota massima (m): 2595
Tempo di percorrenza (hh:mm): 7:00
Lunghezza (km): 18
Segnavia: Sentiero 2/d - 2 - 3 Colori : rosso-bianco-rosso
Punti di appoggio: Rifugio Puez : N46 35.400 E11 49.75 quota 2476 Rifugio Firenze : N46 35.242 E11 45.493 quota 2042 Rifugio Juac : N46 34.386 E11 45.020 quota 1902
Periodo consigliato: Luglio-Settembre
   
   
Cartografia: Tabacco Val Gardena - Foglio 5 - 1:25.000
Note: Da Selva di Val Gardena (BZ) con cabinovia Danteriepes. Percorso per escursionisti esperti
Uffici informazioni: www.valgardena.it
Descrizione: Da pochi giorni le Dolomiti sono entrate a far parte del Patrimonio dell’Unesco, quello che Vi propongo è un trekking nel Parco Naturale Puez-Odle, potrei dire un sentiero sulla “Luna” viste le emozioni che suscitò in me agli inizi di agosto del 2008. Base di partenza è la cabinovia Dantercepies che da Selva di Val Gardena (BZ) ci porta a quota 2298 da dove ha inizio il cammino sul sentiero No. 2/d verso est che dopo circa 900 metri presso la Malga Clarck incontra l’Alta Via No.2 (riferimento al 90% dell’intero percorso), mentre sulla nostra destra abbiamo il Gruppo del Sella, sulla sinistra passiamo sotto al Pizzo del Cier ed iniziamo a salire sino all’omonima forcella (quota 2469) da qui sembra di camminare in un paesaggio lunare, guglie, rocce che sembrano finestre ora sul panorama del Sella alle nostre spalle, ora su un sentiero che si snoda come la stretta traccia di una serpe davanti a noi… Il sentiero scende leggermente ed incontra sulla sinistra il No.12 che tralasciamo per continuare in salita a zig-zag sino alla Forcella de Crespeina (quota 2528) contrassegnato da un bel crocefisso in legno opera di qualche sconosciuto artista. Nel Trentino Alto Adige si incontrano spesso opere di mani sconosciute, talvolta passatempo di qualche contadino oppure importante lavoro di esperto artigiano commissione di persone che in questo modo intendevano lasciare un segno sulla via, magari per ringraziare di qualche grazia ricevuta, questi crocefissi mi danno sempre il senso dell’atroce dolore del Cristo, forse perché fatti con pochi colpi decisi, oppure perché le intemperie ne hanno ancor più evidenziato i tratti. Il percorso continua in direzione nord quasi in piano, si incontra sulla destra un laghetto (…de Crespeina) il panorama è molto suggestivo, quasi assolutamente roccioso, di un colore grigio, ad un certo punto si profila davanti quella che sembra la sagoma di un vulcano, ma non è così… Su questo altipiano si possono avvistare i cervi e magari guardando lo scenario delle nuvole si può anche avvistare l’aquila reale che sorvola la sottostante Vallunga in cerca di prede, oppure, più sovente, il gufo reale. Dopo circa 3 ore di cammino si giunge al Rifugio Puez (N46 35.400 E11 49.75 quota 2476) dove si potrà gustare un piatto di polenta oppure una fetta di strudel che ovunque da queste parti è una leccornia, Vi consiglio comunque di non appesantirVi troppo perchè il percorso è ancora lungo !! Adesso la direzione di marcia punta verso ovest e dopo circa 4 km con qualche saliscendi si giunge alla Forcella de Sieles (quota 2562), questa parte del tracciato è abbastanza impegnativa perché lo stretto sentiero che precede la forcella è piuttosto strapiombante a sinistra, quindi un cavetto d’acciaio aiuta a giungere alla forcella e ad iniziare la discesa nell’ampio vallone , dove il panorama muta e dall’ aspro ambiente roccioso si inizia a vedere prima il verde e quindi qualche pianta più alta, per terra rododendri e stelle alpine. In breve il sentiero, che adesso è contrassegnato anche con il numero 3, giunge al Rifugio Firenze sull’Alpe di Cisles (N46 35.242 E11 45.493 quota 2042), qui lasciamo l’alta via No.2 per affidarci al sentiero No.3 che toccando prima il Rifugio Juac (N46 34.386 E11 45.020 quota 1902) in direzione sud ci conduce alle soglie di Selva di Valgardena. Il percorso è consigliato ad escursionisti esperti e da effettuarsi nel periodo estivo, magari da luglio a settembre per evitare la possibilità di neve che, come quest’anno, può essere presente nei punti più alti del percorso e che potrebbe causare seri problemi.

 

 


 

 

 

GRUPPO TREKKING LASTRA A SIGNA

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